"Pozzi d’acqua a rischio illegalità"


L’articolo del Sole 24 Ore del 28 luglio e presente anche in rete (qui l'articolo),  ci informa che a Milano viene ignorata per i pozzi la fascia di sicurezza di 200 metri prevista dalla  Legge 152/2006.  In vista del PII Arese Sud, approvato a luglio, abbiamo quindi deciso di presentare la nostra osservazione per chiedere conferma del rispetto dell’area di salvaguardia per il nuovo pozzo ad uso potabile previsto dal piano: in mancanza, dichiaravamo la nostra opposizione. (Ecco la domanda)

L’osservazione è stata respinta  come da delibera del Consiglio Comunale il 12/10/2010 (Pagina 1 e Pagina 2)
Non essendo degli esperti in materia, abbiamo dovuto rileggere più volte la risposta e le motivazioni. Non soddisfatti abbiamo approfondito, chiedendo ad Architetti, Prof. Universitari e società del settore. E’ un tema talmente complesso che abbiamo trovato, a dir la verità pochi esperti: l’unico, è evidente, ce l’abbiamo proprio noi nel comune di Arese!
Il geo. Milani che ha trattato la pratica, scrive che la legge 2006 è emendata da una legge regionale del 1996! Quindi le leggi valgono a discrezione, a seconda dei bisogni? Oppure viene tirata in ballo per giustificare le scelte fatte?
Inoltre, si legge, le eventuali ”favorevoli condizioni idrogeologiche al contorno” consentirebbero di ridurre il raggio della zona di rispetto, da 200 a 10 metri.  Ma come possiamo sapere se quel terreno presenta le condizioni favorevoli? Chi ha fatto i controlli? Dove sono i documenti? Dove leggiamo la stratigrafia del terreno? Sono stati consultati geologi? o la Asl?
La zona di tutela assoluta protegge l’opera di prelievo ed impedisce infiltrazioni dirette, Ma allora le falde soggette a prelievo sono o non sono isolate dalle falde superficiali? La zona di prelievo dell’acqua potabile deve infatti essere isolata dalle falde superficiali che potrebbero contaminarle (fognature/scarichi).
Trattandosi di nuove costruzioni in un nuovo quartiere, perché non provare a rispettare la legge? Non si tratta di fastidiosi vincoli urbanistici , ma di limiti “di salvaguardia” necessari alla sicurezza delle acque e quindi alla salute dei cittadini. Non è che ci raccontano la barzelletta che è tutto a posto come è successo per le rilevazioni dell’inquinamento elettromagnetico?
  
Noi grilliaresini chiediamo a viva voce che sia tutelata la salute dei cittadini che andranno a vivere ad Arese Sud, zona già particolarmente critica.


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