Serata pubblica ad Arese sull'Accordo di Programma, area ex-Alfa

SERATA PUBBLICA INFORMATIVA SULL’ATTO INTEGRATIVO ALL’ ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 29.05.2017

La serata informativa organizzata dal M5S e aperta al pubblico è stato un primo incontro informativo con gli obiettivi di testare il livello di conoscenza dei cittadini, discutere di quanto abbiamo appreso in Regione e tramite accesso agli atti,  di informare sulla nostra attività in consiglio comunale a riguardo  e  di sentire le proposte dei cittadini. 



 Sono state proiettate e spiegate alcune delle immagini ricavate dal documento di Scoping , illustrando come il piano in variante da produttivo a commerciale porti a raddoppiare la superficie commerciale attuale al doppio dell’attuale “Il Centro”.  



 Inoltre, è stato messo in evidenza come il sindaco di Lainate, pur entrando nella partita con una piccola parte rispetto al nuovo sviluppo dell’area che verte sui territori di Arese e Garbagnate, abbia posto le condizioni per accettare o rifiutare il piano attraverso un comunicato scritto e verbalizzato durante il collegio di vigilanza del 5.12.16.
Questo dimostra che i sindaci possono rifiutare l’Accordo se non prevale l’interesse pubblico.

Durante la serata si è parlato di inquinamento dell’aria facendo un excursus sulle statistiche del PM10 che ad Arese risultano superiori rispetto ai livelli di Milano, mettendo in evidenza come nell’anno  in corso si sia superato il 35° giorno di sforamento da PM10 già a marzo mentre nel 2016 era stato superato a dicembre.



A dimostrazione, di come sia difficile risolvere tecnicamente la riduzione del PM10 derivante dal traffico veicolare sono state illustrate delle proposte tecniche  – soluzioni per fissare gli inquinanti con metodo catalitico (biossido di titanio) o collanti fissativi per fissare il PM10 alle pavimentazioni, che risultano comunque dei palliativi a fronte dell’elevato carico di traffico che passa sulla nostra area e a fronte del loro successivo smaltimento attraverso le acque.
In particolare il  PM10  provoca dei seri danni ai polmoni. L’unico mezzo efficace è quello di aumentare gli standard di verde. 

le pm10 sono fini, in grado di penetrare nel tratto superiore dell'apparato respiratorio

Sono state illustrate le mozioni presentate nell’ultimo consiglio comunale in tema di AdP , tutte bocciate. Le risposte meramente burocratiche che abbiamo ricevuto, ovvero:
1-richiesta di adesione al protocollo aria: bocciata perché il protocollo è scaduto ed è in aggiornamento. Si poteva comunque aderire come impegno, oppure motivare come intende l’amministrazione affrontare il problema di salute pubblica come l’elevato PM10 che abbiamo nel nostro comune data la vicinanza e l’esposizione al traffico veicolare di autostrada e statale Varesina, ora intasate di auto dirette al CentroCommerciale.
2- richiesta di annullamento iter AdP: non si hanno i contorni ben definiti, quindi non si può discutere se approvare o rigettare il piano.  La risposta ha un sapore squisitamente democristiano, “ non esiste il fatto, quindi non esiste discussione”. Il sindaco in particolare non ha gradito che venissero esposte le proposte dell’operatore in sede di consiglio comunale. Dovremmo venire a conoscenza di tutto in sede di approvazione? All’ultimo e in fretta per non perdere l’ occasione?
 3- richiesta monitoraggi mediante gara pubblica: dall’incontro con i responsabili della VAS abbiamo appreso che i monitoraggi sono eseguiti dall’operatore e poi trasmessi ad Arpa che li confronta con i suoi dati. Il tema del conflitto di interesse dell’operatore non è stato colto dalla maggioranza che ha preferito affidarsi al controllo a valle del processo da parte di Arpa. Nel caso dei rilevamenti, è emerso durante il dibattito pubblico, come sia importante la taratura degli strumenti di misurazione.

Sono state altresì proiettate alcune parti del Programma elettorale dell’attuale coalizione al governo, evidenziando le contraddizioni con l’operato effettivo.


La serata pubblica è stata l’occasione per lanciare la PETIZIONE EUROPEA che cita in premessa:
Il piano è contestato per le ricadute sui livelli d’ inquinamento, traffico e smog che presumibilmente raddoppieranno e per i dubbi sui presupposti di utilità pubblica che l’ accordo deve ottemperare. L’ area oggetto d’ intervento, presenta livelli di inquinamento tra i più alti della regione Lombardia, pertanto si ritiene il piano in conflitto con la direttiva aria UE che impone di adottare azioni appropriate contro le emissioni di PM10.

Il conflitto dello sviluppo di un distretto commerciale e ludico di massa con le direttive in merito alla riduzione del PM10 ha portato il M5s locale a confrontarsi con il gruppo europarlamentare di riferimento e a presentare una petizione alla comunità europea.

Le prime firme sono state raccolte al termine della serata.



DIBATTITO
Abbiamo chiesto ai cittadini cosa proporrebbero all’operatore in alternativa al piano: alcuni hanno avuto un approccio scoraggiato, memori dell’esperienza elettorale precedente dove la maggioranza dei cittadini votò contro il centro commerciale ma, malgrado tutto e con l’arrivo del Commissario Prefettizio, adesso è lì.

Altro punto di vista è stato quello di approfondire la valutazione ambientale in essere per non sprecare altro suolo utile a una compensazione verde: un parco botanico potrebbe essere una proposta, o comunque  ripensare l’area attraverso un parco tematico che catturi un’utenza per cui non sia necessaria l’auto.

Si è contestato l’interesse economico dell’operatore che quintuplica il valore dell’area con un rientro immediato dall’investimento dei costi di costruzione attraverso le vendite delle superfici commerciali ai tenant  (negozi), compromettendo in modo duraturo, una futura destinazione dell’area ad attività produttive di qualità.

Abbiamo avuto la testimonianza diretta di chi si è già trasferito altrove, ove il rispetto per l’ambiente e il senso civico che ne difende il valore sono prevalenti rispetto agli interessi del privato: costui ha pensato di trasferirsi per non regalare ai propri figli un futuro con un tumore e un ambiente irreversibilmente inquinato. Ciò che oggi non si vede si vedrà tra 20 anni.

Il Consigliere del M5S di Garbagnate, Afker, ha rilevato il cambiamento culturale cui dobbiamo andare incontro per non subire le decisioni dei pochi, per esempio scegliendo di non frequentare il centro commerciale.

Il tema del trasporto pubblico richiamato come necessario dai sindaci risulta incomprensibile per attività a scopo commerciale o ludiche quali la pista da sci: chi comprerà mai l’armadio da Ikea, chi farà shopping nelle gallerie commerciali, chi porterà gli sci per usufruire della pista indoor, utilizzando il trasporto pubblico?

Esiste già un caso campione, il centro commerciale di Gateshead in Inghilterra, vicino per superficie al centro di Arese, che nonostante avesse infrastrutture quali metro e ferrovia, ha avuto problemi di traffico non risolti ad oggi nonostante i cospicui mezzi messi in campo per risolvere la situazione.

Non vorremmo essere testimoni passivi della vittoria del Capitale, alla modifica indelebile delle abitudini trasformando i cittadini in meri consumatori-sudditi, alla distruzione del nostro ambiente naturale e all’incremento dell’inquinamento, alla creazione di un modello economico che non ci appartiene,  alla cancellazione della Storia del nostro Paese che unica al mondo aveva fatto della Piazza Rinascimentale il luogo privilegiato d’incontro.

Inoltre è bene evidenziare che il commercio così concepito e come si vede altrove nel mondo,  è destinato ad andare in crisi e a fallire, a favore dell'e-commerce: saranno pertanto inutili i centri commerciali, future cattedrali abbandonate.   Leggi QUI. 


E' possibile ancora firmare la Petizione: 
ai banchetti al mercato, annunciati tramite facebook: https://www.facebook.com/GrilliAresini
o contattandoci all’indirizzo e-mail: m5s.arese@gmail.com










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